IL PIU' GRANDE PRESEPIO POLISCENICO MECCANICO - OPERE ARTISTICHE

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IL PIU' GRANDE PRESEPIO POLISCENICO MECCANICO

IL PIU' GRANDE PRESEPIO POLISCENICO MECCANICO

CRONISTORIA DEI PRESEPI ALLESTITI NELLA ZOLFATARA DI PREDAPPIO ALTA (FC)


Ecco una cronistoria sommaria dei Presepi allestiti nelle antiche grotte della Zolfatara di Predappio Alta (FC), visitati nel corso di 35 anni da un numero incalcolabile di visitatori su una superficie di circa 3.000 metri quadrati.

Il primo piccolo presepe sistemato in un cunicolo della Zolfatara risale al Natale 1982, composto da alcune statue tirolesi in legno avute in prestito dalla chiesa Sant'Antonio di Predappio, ed allestite dal “Gruppo di Ricerca Minerali” di Forlì in collaborazione con il “Centro Giovanile Scienza-Ecologia” di Forlì e con la Pro Loco di Predappio Alta, a cui sono seguiti altri due presepi nei successivi due anni, come sono testimoniati da alcuni articoli sui giornali dell'epoca.

Poi nel 1985 non è stato allestito niente, per cui si è interrotta la tradizione del presepe in grotta.

Ed ecco come è nata nella Zolfatara la tradizione del Presepio meccanico allestito a più scene (ossia poliscenico), una tradizione natalizia che dura ininterrottamente da 32 anni.
Il 28 Settembre 1986, durante il 17° Convegno Nazionale Amici del Presepio a Faenza, lo scultore Gaetano Dal Monte presenta Andrea Fontana a don Libero Gardelli, parroco di Predappio Alta, che gli aveva detto di essere interessato a trovare qualcuno disposto ad allestire un bel Presepio nella loro Zolfatara. Gli spiega inoltre che il giorno prima erano andati a Predappio Alta a vedere la Zolfatara il noto presepista francescano padre Giovanni Lambertini insieme ad Angelo Stefanucci di Roma, presidente dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, il quale aveva dichiarato che in quell’ambiente disagiato e molto umido non si sarebbe mai potuta allestire nessuna Mostra di presepi e che non avrebbero mai trovato nessuno che si sarebbe preso tale incarico.
Invece Andrea Fontana accetta di allestire nella Zolfatara il suo Presepio poliscenico meccanico, già allestito con grande afflusso e successo di pubblico negli anni precedenti a Faenza, Cesena e Cervia, e si impegna a realizzare per l'occasione anche nuove scene con nuove statue.
Nelle settimane seguenti la Zolfatara viene predisposta per l'allestimento di 7 scene e vengono ampliate alcune grotte a cura del “Gruppo Mineralogico di Forlì” per consentire un afflusso maggiore dei visitatori, creando per questo scopo una regolare uscita di sicurezza alla fine dell'eccezionale percorso di 90 metri, ed inoltre viene installato un impianto elettrico a norma.
Gli addetti alla “Forestale” costruiscono a tempo di record il percorso pedonale in salita e discesa dal parcheggio sottostante fino alla Zolfatara.
Per questa speciale occasione Andrea Fontana costruisce nuove statue di varie altezze per le nuove scene del Presepio, partendo dalla scena dell’Annunciazione a Maria, in tale modo allestisce per la prima volta nella Zolfatara il suo Presepio poliscenico-meccanico composto da 7 scene.
Per la prima volta la Pro Loco di Predappio Alta decide di fare pagare un piccolo biglietto di ingresso (Biglietti interi 1.000 lire; 500 lire i ridotti) ed un afflusso record di visitatori arriva da varie zone d’Italia, informati da svariati giornali e servizi televisivi locali e nazionali: oltre 25.000 visitatori adulti paganti e un numero incalcolabile di bambini ed accompagnatori ad ingresso gratuito, per un totale stimato in 50.000 visitatori; il presidente della Pro Loco, Giuseppe Argentino ricorda ancora oggi che nel solo giorno dell’Epifania furono strappati 6.000 biglietti. E’ un grande successo generale: l’opera viene definita dalla Stampa nazionale “uno dei più bei Presepi del mondo” e “la nona meraviglia”.
Il 31 Gennaio 1987, durante la cena collettiva nel Teatro “Diego Fabbri” di Predappio Alta, il Consiglio della Pro Loco elogia Andrea Fontana per l’opera artistica che ha allestito, ed auspica per il prossimo Natale un suo allestimento ancora più grande.

Ecco una raccolta di fotografie ed articoli di quell'eccezionale allestimento del 1986, da cui è nata la Tradizione del Presepio meccanico nella Zolfatara:

http://www.andrea-fontana.it/predappio-alta--fc-.html

Ecco il filmato pubblicato da Teleromagna nel 1986 con le scene del presepio spiegate da don Quinto Fabbri di Forlì: https://www.youtube.com/watch?v=vimpGHcAdLY

Invece nei mesi successivi il consiglio direttivo della Pro Loco accetta la lusinghiera offerta di un giovanissimo allievo di padre Lambertini, Davide Santandrea di Ravenna, che si è presentato alla Pro Loco e si è autoproposto al posto di Andrea Fontana per poco denaro, per cui la Pro Loco si rimangia gli accordi verbali fatti con Fontana e lo sostituisce con tale giovane. A tale proposito un commento sarebbe doveroso, ma sorvoliamo per pietà, poiché è risaputo che, prima o poi, i nodi vengono al pettine.

Sta di fatto che, nonostante quel pessimo tradimento, Andrea Fontana continua imperterrito negli anni successivi con i successi del suo Presepio poliscenico meccanico allestito nelle più importanti città dell’Emilia-Romagna, ogni anno sempre più grande, presentandosi quindi ogni volta ad un pubblico diverso, con un successo dietro l’altro; per cui si può affermare che l'opera artistica di Fontana rappresenta complessivamente il presepio che è stato visitato dal pubblico più vasto e variegato, calcolato nel complesso di tutti gli allestimenti in circa un milione di visitatori: Faenza (2 volte), Cesena (2 volte), Cervia, Predappio Alta (2 volte), Ferrara, Bologna, Imola (2 volte), Parma, Lugo di Romagna (2 volte), Canossa ed alcuni paesi dell'Appennino Reggiano.

Passano gli anni, ed altri presepisti si susseguono negli allestimenti nella Zolfatara, per alcuni anni si mette all'opera padre Lambertini, poi per dieci anni consecutivi la famiglia Gualtieri. poi ancora Santandrea, ma anno dopo anno l’afflusso del pubblico si riduce drasticamente, fino alle ultime due edizioni, 2016 e 2017 in cui visitano le scene allestite nella zolfatara poche migliaia di persone.
Nel Febbraio 2018, una Pro Loco di Predappio Alta in grossa crisi, nella persona del suo nuovo presidente, inizia una ricerca per trovare un altro presepista disposto a continuare la tradizione del Presepio nella Solfatara, e dopo varie risposte negative e vane ricerche, egli approda ad Andrea Fontana, il quale, nonostante i suoi molteplici impegni, si mostra bendisposto a ritornare a Predappio Alta, non solo con il suo Presepio, aumentato per l'occasione a 12 scene, ma anche presentando una grande Mostra di Presepi della sua collezione e delle opere da lui create in terracotta e ceramica nel corso della sua professione.
Dopo mesi di intenso lavoro, l’8 Dicembre 2018 viene riaperta al pubblico l’antica Zolfatara con le 12 scene allestite da Andrea Fontana dentro l'enorme superficie delle grotte, ed inoltre viene riaperto il Teatro Fabbri di Predappio Alta con la 1° grande Mostra di Presepi allestita da Andrea Fontana, ad ingresso libero.

Rispetto a tanti altri presepi allestiti dappertutto, l'eccezionale Presepio poliscenico meccanico di Andrea Fontana possiede sette diversi primati, che lo rendono unico al mondo:
1) il primato di esporre solo statue create interamente dall'autore nel corso di 42 anni, al contrario di tanti altri presepi in cui vengono mischiate statue di ogni genere e dubbia provenienza, talvolta incongruenti fra loro;
2) il primato di essere poliscenico meccanico fin dal 1986, ossia composto da almeno 7 scene, mai realizzato prima da nessun altro presepista;
3) il primato di avere le statue meccaniche più realistiche e realizzate dallo stesso autore, giudicate da esperti le più belle del panorama presepistico mondiale;
4) il primato di essere stato realizzato storicamente il più possibile simile agli ambienti palestinesi dell'epoca in cui è nato Gesù;
5) il primato di essere stato allestito in tante città diverse e visitato da un pubblico ogni anno sempre diverso e molto soddisfatto, che ha lasciato testimonianza nei molteplici Album dei visitatori, oggi conservati dall'autore;
6) il primato di essere stato visitato complessivamente in 42 anni da un pubblico (sempre diverso) che è stato stimato in circa un milione di visitatori;
7) il primato di avere la particolarità che l'autore appare in 4 scene con una statua diversa raffigurante il suo autoritratto all'età di 27-30 anni, che in genere i visitatori non conoscono, ma chi conosce Fontana riesce a riconoscerlo nelle vesti di uno dei personaggi, per cui si può dunque affermare che l'autore si è veramente fatto in quattro per il suo Presepio.
X) Si potrebbe aggiungere l'ottavo primato del presepio meccanico allestito su una superficie più grande al mondo, ma poichè si tratta di un allestimento provvisorio, non può dunque essere annoverato fra i primati, dato che per essere definitivo dovrebbe essere permanente, come un Museo; tuttavia fino a quando è allestito rappresenta l'ottavo primato.


PRESEPIO POLISCENICO MECCANICO
di Andrea Fontana
di nuovo allestito, dopo 32 anni, nelle antiche grotte della Zolfatara di PREDAPPIO ALTA (FC) con nuove scene e nuove statue
8 DICEMBRE 2018 - 27 GENNAIO 2019




Presepio poliscenico meccanico allestito su un'enorme superficie sotterranea (circa 3.000 metri quadrati) di un'antica ex miniera di zolfo, con statue in terracotta realizzate da Andrea Fontana a partire dal 1977 ed aggiunte negli anni seguenti, in parte già esposte nel primo allestimento nella Zolfatara del 1986-87 che fu visitato da un'enorme afflusso di visitatori provenienti da varie parti d'Italia.


        

L'INGRESSO NELLA ZOLFATARA, E LA 3° SCENA: ANNUNCIAZIONE A MARIA



4° SCENA: BETLEMME E IL CENSIMENTO




8° SCENA: ADORAZIONE DEI PASTORI


Il nuovo allestimento nella Zolfatara realizzato da Andrea Fontana è composto da 12 scene, composto da nuove scene e nuove statue.

Nella 36° edizione del Presepio nelle antiche grotte della Zolfatara è ritornato Andrea Fontana con il suo Presepio poliscenico-meccanico, già allestito nella Zolfatara per la prima volta nel 1986, presentato quest’anno con nuove scene e nuove statue, dopo ben 32 anni, durante i quali il suo Presepio è stato allestito nelle principali città dell’Emilia-Romagna, secondo un itinerario iniziato nel 1977: Faenza, Cesena, Cervia, Predappio Alta, Ferrara, Bologna, Imola, Parma, Lugo, Canossa ed in alcuni paesi dell’Appenino Reggiano, Cecciola, Corneto e Sologno (RE).
La scenografia e le statue sono state realizzate da Andrea Fontana nel corso di 40 anni e sono di diversa grandezza a partire da un metro, fino a scalare a quelle alte 10 centimetri, alcune dotate di meccanismi per la movimentazione, e le statue fisse sono in terracotta rivestite di stoffa per l’abbigliamento. Il complesso delle scene è il frutto di una ricerca storica sugli usi e costumi del popolo palestinese.





Il tema scelto da Andrea Fontana per la 36° edizione (32° edizione del presepio poliscenico meccanico) è “La Nascita
”, composta da 12 scene.

1) INNO AL LOGOS

“In principio era il Logos e il Logos era presso Dio e il Logos era Dio. Questi era in principio presso Dio. Tutto è venuto ad essere per mezzo di Lui, e senza di Lui nulla è venuto ad essere di ciò che esiste. In Lui era la Vita, e la Vita era la Luce degli uomini, e questa Luce splende ancora nelle Tenebre, poiché le Tenebre non riuscirono ad offuscarla.”
(Vangelo di Giovanni)
In alcune traduzioni del Vangelo di Giovanni, il termine greco “Logos” è stato tradotto con “Verbo”, in altre con “Parola”, oppure anche con “Creatore” o “Causa Prima”, ma sono solo parziali definizioni di un Grandioso Essere Primordiale che non può essere definito solo con un termine di una lingua moderna, per cui il più adatto da usare rimane l’originale Logos.

2) NASCITA DELLA TERRA

“In principio Dio creò il Cielo e la Terra. La Terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la Luce!». E la Luce fu.”  
(Libro della Genesi)
Quando il pianeta Terra è nato, alcuni miliardi di anni fa, era molto diverso da come lo conosciamo oggi, infatti non esistevano gli attuali Continenti ed il mare ricopriva gran parte del pianeta in cui oggi si trova la terra ferma. L’Opera creativa di Dio, simboleggiata dal racconto della Creazione, ha fatto nascere la Vita nel nostro pianeta.

2° SCENA EXTRA) PROLOGO DEL VANGELO
“E il Logos è diventato carne ed ha abitato per un tempo fra di noi, pieno di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre. ” 

(Vangelo di Giovanni) 
Questa scena è la prosecuzione della precedente scena “Nascita della Terra”, e vediamo la Terra come è diventata dopo miliardi di anni, ovvero al tempo della nascita di Gesù, piena di vegetazione.
Il brano sopra riportato è il prologo del Vangelo di Giovanni con l’Incarnazione del Logos, ossia uno dei testi più ricchi e profondi del Nuovo Testamento. Per questo motivo lo si legge nella messa del giorno di Natale. Cristo è la Vita e la Luce degli uomini.
Il prologo è la chiave di lettura di tutto il racconto evangelico.

3) ANNUNCIAZIONE A MARIA

“L'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una Vergine di nome Maria... L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo… Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; sia fatto secondo la tua parola».”
 (Vangelo di Luca)
L’Arcangelo Gabriele annuncia a Maria il concepimento e la nascita di un figlio per volere di Dio, a cui darà il nome di Gesù e le dice che sarà chiamato Figlio dell'Altissimo.

4) BETLEMME E IL CENSIMENTO

“In quel tempo uscì un decreto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutto l'impero. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, da Nazareth salì a Betlemme, per farsi registrare con Maria, sua sposa, che era incinta.”
 (Vangelo di Luca)
La grande scena rappresenta Betlemme con i soldati romani impegnati a mantenere l’ordine fra le persone arrivate per essere censite; alcune di loro sono in fila davanti al tavolo del pubblicano, intento ad annotare i loro nomi. Il paese brulica di persone ed animali usati dagli uomini per il loro lavoro e sono presenti alcuni mestieri. Giuseppe e Maria sono già stati censiti e stanno girando alla ricerca di un alloggio in cui passare la notte.

5) RICERCA DI ALLOGGIO

“… non c'era posto per loro nell'albergo.”
 (Vangelo di Luca)
A causa dell’arrivo a Betlemme di tante persone per il censimento, Giuseppe e Maria non riescono a trovare un alloggio libero nell’albergo e nemmeno in uno dei caravanserragli della zona, ma si accontentano di pernottare in una delle grotte naturali presenti nei dintorni, usate come stalla per gli animali. Maria porta in grembo Gesù e si trova in uno stadio avanzato della sua eccezionale gravidanza.

6) NASCITA DI GESU’

“Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce, e lo depose in una mangiatoia”.
(Vangelo di Luca)
In questo momento il Bambin Gesù è appena nato ed è tenuto amorevolmente fra le braccia di Maria, assistita e protetta da Giuseppe, con la presenza nello sfondo dei due tradizionali animali, il bue che si trovava già nella stalla e l’asinello che Giuseppe ha portato da Nazareth e che è servito per portare in groppa Maria.

7) ANNUNCIAZIONE AI PASTORI

“C’erano in quella stessa regione dei Pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un Angelo del Signore si presentò a loro e la gloria di Dio li avvolse di luce e furono presi da gran timore. L'angelo disse loro: «Non temete, perché vi porto la buona notizia di una grande gioia per tutto il popolo: "Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia…”
 (Vangelo di Luca)
I pastori stanno vegliando le loro pecore durante la notte per proteggerle dai predatori, ed improvvisamente gli appare un Angelo, che li abbaglia con la sua luce splendente.

8) ADORAZIONE DEI PASTORI

“I Pastori andarono a Betlemme e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino che giaceva nella mangiatoia, come aveva detto loro l’Angelo del Signore …”  
(Vangelo di Luca)
Secondo la tradizione, i pastori che andarono ad adorare il Bambino nella grotta di Betlemme erano tre ed erano di età diversa, uno giovane, uno di età media ed uno anziano. Il primo ad accostarsi alla greppia in cui è stato adagiato Gesù è il pastore anziano, che ha offerto in dono al Bambino il latte della sua capra, mentre il pastore di mezza età ha offerto le pelli delle pecore per proteggersi dal freddo, ed il pastore giovane ha portato in dono un agnello tenuto sulle spalle.

9) PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO

“Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella Legge: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; e per offrire il sacrificio di un paio di tortore o di due giovani colombi.”
 (Vangelo di Luca)
La Sacra Famiglia si è spostata da Betlemme ed è andata nella vicina città santa di Gerusalemme, in cui ha presentato Gesù nel Sacro Tempio per la sua consacrazione a Dio, come prescritto dalla Legge mosaica. Nei pressi di Gerusalemme passa il fiume Cedron, con l’omonima valle che arriva fino a Betlemme.

10) RITORNO A NAZARETH

“Giuseppe e Maria, dopo avere adempiuto alle prescrizioni della Legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazareth.”
 (Vangelo di Luca)
La Sacra Famiglia ha lasciato la città di Gerusalemme e si è messa in viaggio per ritornare a Nazareth nella loro casa, dove cresceranno Gesù e lo prepareranno alla grande missione per cui si è incarnato.
Questa scena chiude il ciclo di episodi riferiti all’incarnazione di Gesù.

10° SCENA EXTRA) ADORAZIONE DEI MAGI
Questa scena è stata aggiunta in occasione dell'Epifania 2019 e rappresenta, in scala ridotta, una delle scene del prossimo allestimento 2019-20, dedicato ai Magi, Maestri di Saggezza, che sarà composto di nuove grandi scene e statue più grandi in movimento.

11) NASCITA DELLA TRADIZIONE DEL PRESEPIO CON SAN FRANCESCO

Nella notte di Natale del 1223, in una grotta naturale di Greccio, Francesco d’Assisi ricompose dal vivo la Nascita di Gesù, con la partecipazione di confratelli, animali viventi e genti che accorsero da tutte le parti circostanti con fiaccole accese ed illuminarono la valle di Rieti.
San Francesco ha fondato la Tradizione del Presepio, non più rappresentato come nei secoli precedenti da vari tipi di opere d’arte esposte in modo permanente nelle chiese e facenti parte di altre scene evangeliche, bensì come ricorrenza annuale del Natale del Santo Bambino di Betlemme e con la presenza di persone, che diventeranno in seguito le statue dei personaggi nei presepi di tutto il mondo.

12) NASCITA DELLA NUOVA ERA DI AQUARIUS
L’ultima scena si riferisce all’imminente futuro, precisamente al 2025, quando il punto Gamma dello Zodiaco Tropicale si sarà spostato dalla Costellazione dei Pesci e sarà entrato nella Costellazione dell’Acquario, per cui finirà l’Era dei Pesci, iniziata oltre duemila anni fa con la nascita di Gesù, ed inizierà la nuova Era di Aquarius, inaugurata da Cristo, il grande Signore d’Amore e di Compassione, Maestro dei Maestri e Istruttore degli Uomini e degli Angeli, che guiderà l’Umanità anche nei prossimi duemila anni.


IL VIDEO DEL PRESEPIO CON TUTTE LE SCENE:  https://www.youtube.com/watch?v=JMRaTcWbzCE&t=516s


1° MOSTRA DI PRESEPI


composta da presepi antichi e moderni, e dai presepi artistici di Andrea Fontana
nel Teatro Fabbri di Predappio Alta
INGRESSO LIBERO







L'ingresso del settecentesco edificio, un tempo Chiesa, diventato poi Teatro Diego Fabbri.


Le date ed orari di apertura del Presepio nella Zolfatara e della Mostra di Presepi nel Teatro Fabbri di Predappio Alta, visitabili fino al 27 Gennaio 2019, sono gli stessi:
Dal 26 dicembre 2018 al 6 Gennaio 2019 tutti i giorni h. 10-18.
Fino al 27 Gennaio 2019:
Tutti i Sabati: ore 14-18
Tutte le Domeniche: ore 10-18.
PER VISITE FUORI ORARIO tel. 320.0321470 (Andrea Fontana)

Inoltre è disponibile lo speciale volume “PRESEPI, DIORAMI, SCULTURE, CONVEGNI E MOSTRE DI ANDREA FONTANA”, una nuova opera editoriale di grande formato, tutta a colori, di 360 pagine e 591 immagini, con tutti i presepi e sculture create da Andrea Fontana nel corso di quasi cinquant’anni, corredate della descrizione di ogni opera, che è possibile acquistare alla Mostra con lo sconto di 10 euro.


             

Per chi arriva in auto a Predappio Alta, si consiglia di lasciare l'auto nell'ampio parcheggio (gratuito) antistante la Zolfatara e dopo avere visto il Presepio, ridiscendere fino alla piazza del paese, in cui si trova il Teatro Diego Fabbri, luogo della Mostra, in cui sarà disponibile Andrea Fontana tutti i giorni fino al 6 Gennaio 2019; successivamente solo al Sabato e alla Domenica, fino al 27 Gennaio. Per visite fuori orario, si può prenotare al n. 3200321470





La parte dedicata ai 12 presepi originali di Andrea Fontana, fra cui il primo esemplare del presepio composto dalle più grandi statue in terracotta e legno, h. 140 cm. esposto (in parte) a Forlì nel 1990 nella 1° Rassegna dei Presepi, e successivamente per due anni nella “Via dei Presepi” dell’Appennino Reggiano, di cui una copia in cartapesta e legno è situata nel “Museo dei Presepi” a Villanova di Modena.









Visitatori alla Mostra


IL VIDEO DELLA MOSTRA CON LE SCULTURE ED I PRESEPI DI ANDREA FONTANA: https://www.youtube.com/watch?v=9IUb1yAKhsQ



IL PIU’ GRANDE PRESEPIO
POLISCENICO MECCANICO

di Andrea Fontana
allestito nelle antiche grotte della Zolfatara di Predappio Alta (FC)
su un'enorme superficie sotterranea di 5.000 metri quadrati di un'antica miniera di zolfo

8 DICEMBRE 2019 – 26 GENNAIO 2020






Nel 37° anno del Presepio nella Zolfatara è allestito il più grande Presepio poliscenico-meccanico di Andrea Fontana , già allestito nella Zolfatara per la prima volta nel 1986, che ebbe un enorme successo ed una straordinaria partecipazione di pubblico proveniente da tutta Italia, ed è stato allestito anche lo scorso anno con nuove scene, dopo ben 32 anni dal primo allestimento, durante i quali le scene del Presepio sono state allestite nelle principali città dell’Emilia-Romagna. Nell’allestimento di quest’anno sono state aggiunte 6 nuove scene, per un totale di 15 scene. La scenografia e le statue sono state realizzate a partire dal 1977 da Andrea Fontana e sono di diversa grandezza, alcune dotate di meccanismi per la movimentazione e le statue fisse sono in terracotta rivestite di stoffa per l’abbigliamento. Il complesso delle statue e delle scene è il frutto di una ricerca storica sugli usi e costumi del popolo palestinese, pertanto non ha alcun senso fare un paragone con i presepi popolari che sono zeppi di dettagli anti storici.

Il tema del 37° anno è “I Magi, Maestri di Saggezza”, composto da 15 scene con 6 nuove scene e nuove statue, alcune meccanizzate, create per questo allestimento.

E’ disponibile il grosso volume di 360 pagine con 591 fotografie a colori, alcune a tutta pagina dal titolo: “PRESEPI, DIORAMI, SCULTURE, CONVEGNI E MOSTRE DI ANDREA FONTANA” pubblicato lo scorso anno, che rappresenta la più completa opera editoriale che illustra quasi mezzo secolo della passione artistica e creatività dell’autore; che si può acquistare durante la 2° Mostra dei Presepi nel Teatro Diego Fabbri di Predappio Alta, dall’8 dicembre 2019 al 26 gennaio 2020. Informazioni più dettagliate sono nel catalogo: http://www.scienze-astratte.it/edizioni/catalogo-edizioni-scienze-astratte.html





LE 15 SCENE DEL PRESEPIO 2019-2020



1) INCARNAZIONE DEL LOGOS

"E il Logos è diventato carne ed ha abitato per un tempo fra di noi, pieno di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.”  (Vangelo di Giovanni)Il brano riportato è il prologo del Vangelo di Giovanni, con l’Incarnazione di Gesù, ossia uno dei testi più ricchi e profondi del Nuovo Testamento. Per questo motivo lo si legge nella messa del giorno di Natale. Cristo è la Vita e la Luce degli uomini. Il Prologo è la chiave di lettura di tutto il racconto evangelico. La Terra è soltanto uno dei tanti pianeti dell’Universo, ma è il pianeta che ci riguarda direttamente.

2) I SAPIENTI MAGI STUDIANO IL CIELO
I Magi erano discepoli di Zoroastro, o Zarathustra, che rivestivano un ruolo di primo piano nella religione e nella vita politica. Essi attendevano un 'Soccorritore divino, nato da una vergine", che avrebbe aperto ciascuna Era di rinnovamento e di rigenerazione dopo la fase di Decadenza che l'aveva preceduta. I Magi erano Maestri di Saggezza della Gerarchia Spirituale del nostro pianeta, ed erano dei profondi conoscitori dell'Astrologia e dell'Astronomia, che a quell'epoca non erano Scienze separate, ma formavano un'unica grande Scienza dello Spirito. I Magi non erano re e non erano tre, le tradizionali figure dei Magi sono state fissate al numero di 3 perché ognuna racchiude profondi significati simbolici e spirituali, sia nelle loro vesti che nei loro nomi e doni fatti a Gesù.




3) UN ANGELO APPARE IN SOGNO A GIUSEPPE
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un Angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». (Vangelo di Matteo)

4) ANNUNCIAZIONE A MARIA
L'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth,una Vergine di nome Maria... L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo… Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; sia fatto secondo la tua parola».” (Vangelo di Luca) L’Arcangelo Gabriele annuncia a Maria il concepimento e la nascita di un figlio per volere di Dio, a cui darà il nome di Gesù e le dice che sarà chiamato Figlio dell'Altissimo.

5) BETLEMME E IL CENSIMENTO
In quel tempo uscì un decreto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutto l'impero. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, da Nazareth salì a Betlemme,farsi registrare con Maria, sua sposa, che era incinta.”  (Vangelo di Luca) La grande scena rappresenta Betlemme con i soldati romani impegnati a mantenere l'ordine fra le persone arrivate per essere censite; alcune di loro sono in fila davanti al tavolo del pubblicano, intento ad annotare i loro nomi. Il paese brulica di persone ed animali usati dagli uomini per il loro lavoro e sono presenti alcuni mestieri. Giuseppe e Maria sono già stati censiti e stanno girando alla ricerca d'un alloggio per la notte.

6) RICERCA DI ALLOGGIO
“… non c'era posto per loro nell'albergo.”  (Vangelo di Luca) A causa dell’arrivo a Betlemme di tante persone per il censimento, Giuseppe e Maria non riescono a trovare un alloggio libero nell’albergo e nemmeno in uno dei caravanserragli della zona, ma si accontentano di pernottare in una delle grotte naturali presenti nei dintorni, usate come stalla per gli animali. Maria porta in grembo Gesù e si trova in uno stadio avanzato della sua eccezionale gravidanza.

7) NASCITA DI GESU’
Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce, e lo depose in una mangiatoia”. (Vangelo di Luca) In questo momento il Bambino Gesù è appena nato ed è tenuto amorevolmente fra le braccia di Maria, assistita e protetta da Giuseppe, con la presenza nello sfondo dei due tradizionali animali, il bue che si trovava già nella stalla e l'asinello che Giuseppe ha portato da Nazareth e che è servito per portare in groppa Maria.

8) ANNUNCIAZIONE AI PASTORI
C’erano in quella stessa regione dei Pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un Angelo del Signore si presentò a loro e la gloria di Dio li avvolse di luce e furono presi da gran timore. L'angelo disse loro: «Non temete, perché vi porto la buona notizia di una grande gioia per tutto il popolo: "Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia…”  
(Vangelo di Luca)
I pastori stanno vegliando le loro pecore durante la notte per proteggerle dai predatori, ed improvvisamente gli appare un Angelo, che li abbaglia con la sua luce splendente.

9) ADORAZIONE DEI PASTORI
I Pastori andarono a Betlemme e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino che giaceva nella mangiatoia, come aveva detto loro l’Angelo del Signore.”
(Vangelo di Luca)
Secondo la tradizione, i pastori che andarono ad adorare il Bambino nella grotta di Betlemme erano tre ed erano di età diversa, uno giovane, uno di età media ed uno anziano. Il primo ad accostarsi alla greppia in cui è stato adagiato Gesù è il pastore anziano, che ha offerto in dono al Bambino il latte della sua capra, mentre il pastore di mezza età ha offerto le pelli delle pecore per proteggersi dal freddo, ed il pastore giovane ha portato in dono un agnello tenuto sulle spalle.

10) PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella Legge: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; e per offrire il sacrificio di un paio di tortore o di due giovani colombi.”
(Vangelo di Luca)
La Sacra Famiglia si è spostata da Betlemme ed è andata nella vicina città santa di Gerusalemme, in cui ha presentato Gesù nel Sacro Tempio per la sua consacrazione a Dio, come prescritto dalla Legge mosaica. Nei pressi di Gerusalemme passa il fiume Cedron, con l'omonima valle che arriva fino a Betlemme.



11) I MAGI ARRIVANO A GERUSALEMME
Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua Stella, e siamo venuti per adorarlo".
(Vangelo di Matteo)
Non si conosce il numero dei Magi giunti a Gerusalemme, ma si ritiene che fossero tre in base ai doni che hanno offerto a Gesù. La leggenda dice che il primo dei Magi fosse di pelle Nera, il secondo di pelle Gialla ed il terzo di pelle Bianca o Rossa, rappresentando così le tre Razze più antiche: la Razza della Lemuria, la Razza di Atlantide e la Razza Ariana o Caucasica. Le vesti dei Magi simboleggiano i Colori corrispondenti alle tre principali fasi dell'Alchimia: Nero= Nigredo, Bianco= Albedo, e Rosso= Rubedo; inoltre, rappresentano anche il percorso del Sole: Nero e Blu durante la notte, Bianco e dorato all’aurora e durante il giorno, Rosso e dorato alla sera.                                                                                                                                                                                                                    

12) RITORNO A NAZARETH
Giuseppe e Maria, dopo avere adempiuto alle prescrizioni della Legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazareth.”
(Vangelo di Luca)
La Sacra Famiglia ha lasciato la città di Gerusalemme e si è messa in viaggio per ritornare a Nazareth nella loro casa, dove cresceranno Gesù e lo prepareranno alla grande missione per cui si è incarnato.

13) ADORAZIONE DEI MAGI
“Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.”
(Vangelo di Matteo)
I Magi hanno seguito la Stella che li ha guidati fino al luogo dove si trovava il Bambino Gesù, e gli offrono i loro doni ricchi di simbolismi: l'Oro rappresenta la Volontà della Monade, l'Incenso rappresenta l'Amore dell'Anima, la Mirra la Conoscenza delle Leggi spirituali. I loro nomi hanno un profondo significato simbolico e religioso: Balthasar significa "il Protetto dal Signore" ed aveva con sé l'Oro; Melchior è "il Re della Luce" e portava con sé l'Incenso; Gaspar è "Colui che ha conquistato il Farr, il Fuoco primordiale" ed aveva la Mirra.

14) NASCITA DELLA TRADIZIONE DEL PRESEPIO CON SAN FRANCESCO
Nella notte di Natale del 1223, in una grotta naturale di Greccio, Francesco d’Assisi ricompose dal vivo la Nascita di Gesù, con la partecipazione di confratelli, animali viventi e genti che accorsero da tutte le parti circostanti con fiaccole accese ed illuminarono la valle di Rieti. San Francesco ha fondato la Tradizione del Presepio, non più rappresentato come nei secoli precedenti da vari tipi di opere d’arte esposte in modo permanente nelle chiese e facenti parte di altre scene evangeliche, bensì come ricorrenza annuale del Natale del Santo Bambino di Betlemme e con la presenza di persone, che diventeranno in seguito le statue dei personaggi nei presepi di tutto il mondo.






15) IL LOGOS E CRISTO CON LA GERARCHIA SPIRITUALE
L’ultima scena raffigura il passato, il presente e il futuro, ed è di grandissima potenza spirituale: nello sfondo si vede il Logos, raffigurato simbolicamente con un Cerchio di Luce, ed in primo piano c’è Cristo, il grande Signore d’Amore e di Compassione, Capo della Gerarchia Spirituale composta da tutti i Maestri di Saggezza e degli Angeli, che guiderà l’Umanità anche nei prossimi duemila anni. Accanto a Cristo ci sono Buddha e Mosè, ed insieme rappresentano le tre grandi Religioni mondiali: Buddismo, Ebraismo e Cristianesimo.



Inoltre si invita a visitare nelle stesse date ed orari due Mostre:
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I SEGRETI DI LEONARDO
illustrati insieme alle opere artistiche di Andrea Fontana




2° MOSTRA DI PRESEPI
composta da presepi antichi e moderni

nel Teatro Diego Fabbri di Predappio Alta (FC)
INGRESSO LIBERO


8 DICEMBRE 2019 – 26 GENNAIO 2020



 


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